Sono stati verificate anche altre patologie come quelle dei soldati che sono stati impegnati in missioni nella guerra del Golfo o nei Balcani o in Afganistan. All’interno dei tessuti patologici dei soldati sono state trovate tutte le polveri nanometriche generate dalle esplosioni delle bombe contro dei bersagli: quello che noi chiamiamo inquinamento bellico.

Abbiamo anche esaminato campioni biologici di pompieri e cittadini che hanno preso parte alle operazioni di recupero e sicurezza a Ground Zero dopo il crollo delle Torri Gemelle (9/11).

Ci stiamo occupando della Sindrome Aerotossica, cioè l’insieme di sintomi accusati da diversi piloti che li rende incapaci a volare. Alcuni piloti sono già morti di questa nuova sindrome.

Ci stiamo occupando di patologie neurologiche e patologie come conseguenza di vaccinazioni.

Alcune patologie rare possono avere una spiegazione se si parte non dai sintomi ma da ciò che si trova di inaspettato all’interno del tessuto biologico. Partendo da questa evidenza e caratterizzando la composizione chimica si può tentare di risalire alla sua sorgente. Questa si può individuare analizzando l’ambiente dove vive il paziente dove e quando è stato esposto a quell’inquinamento. Da qui si può capire l’entrata delle polveri nel corpo, il loro tragitto e da lì spiegare i sintomi di cui paziente soffre.

Solo eliminando l’esposizione del paziente se ancora in atto si possono migliorare i sintomi e mitigare o guarire la patologia.

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